Il reparto di Neonatologia-Tin dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone è punto di riferimento in Italia per la raccolta dei dati relativi alle malformazioni del piede.
E’ questo il secondo passo compiuto dalla Società italiana per lo studio delle malformazioni ortopediche congenite in Medicina ambientale (Simocma), presieduta dal Prof. Luigi Promenzio.
La società, costituita il 27 aprile al CNR, si propone di comprendere qual’è il fenomeno delle malformazioni ortopediche nelle aree a rischio.
Alla Neonatologia-Tin di Crotone il compito, attraverso il Dott. Vincenzo Poerio che sul territorio rappresenterà la Simocma, di raccogliere i dati e quindi il compito di osservatorio nazionale che opererà sotto l’egida del CNR e dell’Università di Tor Vergata.
Un attività dalla grande valenza epidemiologica e scientifica che pone in evidenza il territorio pitagorico con le sue incongruenze.
“Un incarico importante verso il quale – ha sostenuto il dott Vincenzo Poerio – metterò tutto il mio impegno, tutto quello che negli anni ho realizzato dal punto di vista professionale, umano e scientifico vista la fiducia che il Comitato scientifico della Simocma ha deciso di attribuirmi. Crotone – ha spiegato ancora Poerio – sarà l’epicentro dei rilievi sulle malattie congenite. Al momento sono 23 le neonatologie, i siti sono circa 49 di interesse nazionale. Il flusso informativo giungerà a Crotone che dopo aver avviato la raccolta provvederà a inviarli all’Università Tor Vergata dove saranno elaborati dall’istituto di statistica del prof. Sorge, una volta analizzati i dati confluiranno a Crotone che provvederà ad inviarli alla più prestigiosa rivista scientifica americana di epidemiologia pediatrica e perinatale per valutarne l’impatto con la conseguente pubblicazione.
“Non è un caso che la scelta sia caduta su Crotone ha sostenuto il Prof. Luigi Promenzio. Crotone avrà il compito di raccogliere i dati di tutta Italia e consegnarli all’Università di Tor Vergata a Roma dove verranno presi in esame e analizzati dal CNR. Un occhio sull’Italia malata ed in particolare su bambini che nascono con malformazioni, ha proseguito il presidente della Simocma Luigi Promenzio. I componenti della società che mi onoro di presiedere, vista la fiducia che mi è stata data, hanno rilevato che in aree del Paese, alcune patologie a carico dei neonati sono elevate rispetto ad altre zone d’Italia. Sono molti gli studi che riflettono questi dati, pertanto si è pensato di dare una visuale maggiore, più concentrata rispetto a questo fenomeno e l’occhio privilegiato sarà appunto Crotone. I dati sono importanti e non ancora pubblicati da riviste internazionali del settore ha sostenuto ancora Promenzio. Sul piede torto che nel mondo vede una prevalenza di uno su mille-mille e cento nati a Crotone è invece, costantemente, su 5/6 mille nati un trend costante dal 2011 in poi. In realtà più che essere un fenomeno totalmente dirompente e esplosivo in realtà è una condizione sulla quale occorrerà ragionare”.
Per Antonio Belcastro Primario di Neonatologia al San Giovanni di Dio si tratta di “un’altro tassello che si aggiunge al lavoro svolto dalla neonatologia di Crotone che in quest’ultimo anno e mezzo ha fatto passi da gigante. Non si registrano più trasferimenti di neonati per problemi anche piccoli. Dal punto di vista scientifico siamo cresciuti, ha detto ancora Belcastro, infatti si registra una vera e propria inversione di tendenza, in questo caso grazie al Prof. Luigi Promenzio saranno le altre Neonatologie d’Italia che faranno confluire da noi i dati relativi alle diverse patologie”.
Crotone attenzionata dal CNR, come Gela, Taranto per quanto riguarda le malformazioni congenite,
Vogliamo studiare il fenomeno attraverso l’elaborazione dei dati, senza creare nessun allarmismo ha dichiarato la dottoressa Blandina Pagano.
“Purtroppo, rispetto alla media nazionale nella Provincia di Crotone la media è alta, 3-4 volte rispetto alla media nazionale, per quanto riguarda le malformazioni relative ai piedi torti congeniti, Quindi ci dovrà essere uno studio abbastanza approfondito da parte nostra e di tutti i collaboratori della Simocma per capire il perché di questa grande incidenza che c’è su tutta la Provincia di Crotone e ribadisco magari anche in tutto il resto della Calabria. Per ora abbiamo raccolto i dati di questa nostra provincia, svilupperemo questi e da li un punto di partenza per tutto il Sud e per tutt’Italia. Questo è il primo passo, per il futuro non solo dei bambini ma anche dei genitori e dei futuri bambini che dovranno venire al mondo. Purtroppo l’inquinamento e tutto quello che c’è intorno all’inquinamento ci sta rovinando la vita”.
Nel suo intervento la dottoressa ha inoltre precisato che le malformazioni muscolo-scheletriche sono collegate a fattori amvientali come: fumo di sigaretta, benzene, cadmio, mercurio e benzene.
Alla base dell’attività che verrà svolta – ha ribadito Promenzio – un rigore scientifico scevro da tentazioni anti industriali che non ci appartengono. Ci siamo accorti che in alcune aree dell’Italia alcune patologie a carico dei neonati sono più elevate, ci sono molti studi che questa cosa la riflettono, noi vorremmo dare una visuale maggiore e più concentrata su questo fenomeno.
Soddisfazione è stata espressa dal dott. Sergio Arena Direttore generale dell’Asp di Crotone per questo lavoro che vede al centro al prevenzione che seguirà l’aspetto delle malformazioni congenite in un luogo legato a problematiche ambientali, vista la storia legata all’industria pesante del territorio. “E’ un compito importante, non solo per la struttura sanitaria ma soprattutto per il territorio. Questo studio da ragione a tutte le battaglie fatte dalle diverse associazioni per riavere questo reparto in questo territorio”.
Alla presentazione dell’osservatorio nazionale sono intervenuti il Direttore sanitario del San Giovanni di DioAngelo Carcea, i sindaci Nicola Belcastro di Cotronei, Tommaso Blandino di Rocca di Neto e Gino Murgi di Melissa.