Inserire la strada Giammiglione Papanice – S. Domenica nel programma di finanziamento per il ripristino dei danni causati dall’alluvione dello scorso 21 e 22 novembre.
E’ quanto chiede il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese, alla Regione Calabria, dopo aver ricevuto segnalazione dai consiglieri comunali Enrico Pedace e Fabiola Marrelli, sullo stato in cui versa l’importante arteria che collega la SP 56 (Giammiglione-Papanice) alla SP 52 (Crotone-Papanice).
Criticità evidenziata da un’ampia documentazione fotografica, da cui emerge lo stato di pericolo a causa del dissesto strutturale di alcuni tratti di muro e dell’invasione detritica sul piano viabile nelle vicinanze della località “Santa Domenica”.
Lungo il suo percorso è ubicata la centrale termoelettrica Ergosud (alimentata a gas) e la sottostazione elettrica Terna di Scandale (ex Enel), oltre a strutture dedicate ad attività artigianali, agricole e opifici. La strada è interessata da tutto il traffico locale che dalla frazione Papanice procede in direzione di Scandale, San Mauro Marchesato e altri comuni, e verso tutti i centri abitati e la fascia costiera posti a Nord di Crotone. Essa, infatti, attraverso la S.P. n. 56, si collega alla rotatoria Anas in località “Passovecchio” e, quindi, sbocca sulla S.S. l0ó e sulla S.S.107, Silana Crotone-Cosenza. L’attuale traffico veicolare è, inoltre, intensificato dall’incessante passaggio di mezzi industriali e pesanti utilizzati nei lavori di costruzione della vasca di laminazione sul torrente Papaniciaro.
Dagli accertamenti esperiti in situ – scrive il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese – è emerso che nel corso dell’evento alluvionale dello scorso mese di Novembre, l’opera ha subito numerosi danni e alcune colate di fango e detriti si sono sversate sul piano viabile interrompendone il transito e/o rendendolo estremamente pericoloso per tutti gli utenti circolanti.
E’ stato accertato che l’intero muro di controripa lungo la trincea stradale, nell’indicata località, risulta dissestato, disallineato e traslato rispetto alla sua configurazione originaria, con evidente instabilità e schiacciamento della cunetta trapezia a tergo.
Il quadro più grave è, però, caratterizzato dalla rottura e ribaltamento sulla carreggiata di un tratto del muro di contenimento, per una lunghezza di circa 10-12 metri, che ha interrotto e danneggiato anche la cunetta. Inoltre il muro risulta rotto e tranciato in altre sezioni e, quindi, in precario equilibrio e a rischio di imminente crollo di altre porzioni. E’ anche interrotta la stradella in località “Santa Domenica”, con l’asportazione di tutta la massicciata, rottura di briglie, gavette e totale interrimento di cunette e fossi scolanti.
Il Consorzio di Bonifica chiede, in particolare, una formale autorizzazione ad attivare un pronto intervento con i primi lavori per la messa in sicurezza della strada ed il ripristino della funzionalità delle opere idrauliche e fossi contermini, al fine di garantire la regolarità della circolazione dei veicoli. I lavori, saranno eseguiti in Amministrazione diretta con i mezzi del Consorzio e con il ricorso a terzi per noli e forniture ammontano a circa 69 mila euro. Oltre all’autorizzazione all’intervento il Consorzio chiede alla Regione di dare disponibilità dei fondi poiché ha già anticipato 117.500 euro per affrontare le emergenze provocate a seguito dell’alluvione.