Il Consigliere Comunale di Crotone, Iginio Pingitore, ha presentato una mozione contro la realizzazione di un deposito costiero di LNG (Liquefied Natural Gas) nell’area della città. La mozione è stata presentata in seguito alla richiesta di valutazione ambientale per l’impianto, che ha suscitato preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali.
L’impianto proposto avrebbe una lunghezza complessiva di 20.000 metri cubi e sarebbe dotato di un terminale di ricezione LNG off-shore per la connessione e lo scarico del gas naturale liquefatto dalle navi metaniere. L’area scelta per l’impianto è l’ex zona industriale “Corap” e il progetto è stato approvato dal Comitato Tecnico Regionale della Calabria nel 2020.
La decisione di realizzare un deposito di LNG a Crotone ha sollevato diverse preoccupazioni tra la popolazione locale e le autorità. In particolare, si teme che l’impianto possa avere un impatto ambientale significativo sulla zona marina protetta di Capo Rizzuto e sull’attività di pesca locale, che è già stata compromessa da altri impianti industriali presenti nella regione.
Il Consigliere Pingitore ha sottolineato che l’area circostante Crotone è già densamente popolata da impianti industriali, tra cui una centrale turbogas, un inceneritore, un compattatore RSU, tre centrali a biomasse e una grande discarica. Inoltre, è in corso la pianificazione di un parco eolico offshore, il più grande d’Europa, che potrebbe ulteriormente aumentare l’impatto ambientale della regione.
La mozione presentata da Pingitore mira a raccogliere il parere dei rappresentanti del popolo in merito alla realizzazione del deposito LNG. Il Consigliere ha dichiarato che la sicurezza, la salute, il paesaggio e il mare devono essere tutelati e che l’area marina di Crotone non è in grado di accogliere ulteriori impianti ad alto impatto ambientale.
La mozione sarà oggetto di discussione nelle prossime sedute del Consiglio Comunale, dove verranno valutate le opinioni dei consiglieri in merito alla realizzazione del deposito LNG. Nel frattempo, la popolazione locale continua a manifestare preoccupazione per l’effetto che l’impianto potrebbe avere sull’ambiente e sulla qualità della vita nella regione.