Caro Ministro,
la sua visita nel territorio ha rappresentato, per noi tutti, una grande opportunitá per evidenziare le nostre emergenze, convinti come siamo che lo scorso 5 dicembre, in Prefettura a Crotone, lei abbia recepito il mayday lanciato accoratamente da tutte le associazioni e le istituzioni presenti. Ovvero la necessità di un immediato sostegno a quelle imprese che, pur essendo state colpite da un evento atmosferico violento, si sono rialzate con la stessa velocità del “tornado” che le ha investite. Storiche attività produttive e giovani imprenditori, che coraggiosamente e con i propri lavoratori, hanno restituito vita alle aziende, e forse si aspettano di trovare sotto l’albero di natale quel sostegno economico previsto ed annunciato dal Governo. Magari, almeno in questa circostanza, evitare il soffocamento delle lentezze istituzionali e della burocrazia.
Per tali ragioni, siamo altrettanto certi che il confronto con il territorio possa ascriversi finalmente fra le opportunitá per meglio comprendere che in queste latitudini convivono Imprenditori con la maiuscola, animatori di eccellenze e di alta professionalità; venditori ambulanti che salvano la vita a medici e sindacalisti, come noi, che credono che qualche volta, almeno una volta, possa finalmente materializzarsi un percorso che modifichi la sfiga che ci opprime da oltre un ventennio.
Ricordiamo bene le parole di sostegno, le espressioni di stupore e indignazione, quando le abbiamo illustrato le nostre difficoltà; come l’impossibilità di poterci muovere senza rischiare la vita, costringendoci a difendere un aeroporto gestito in maniera infame; come la paura di percorrere le strade provinciali, ormai prive della benché minima traccia di manutenzione o come il dubbio che dopo 20 anni di estenuante attesa si possa realizzare una bonifica accompagnata da troppi dubbi ed evidenti incertezze.
Abbiamo avuto e abbiamo tuttora le nostre responsabilità, infatti la Calabria è una regione che, come la sua splendida Puglia, ha usufruito degli stessi vantaggi in termini di fondi strutturali, con la rilevante differenza che la prima continua a restituire ingenti risorse per incapacità progettuale, mentre la seconda, con le medesime vocazioni, ha saputo trasformarsi in un’importante ed affollata meta turistica. Così come, il comune di Crotone dal 2012, è beneficiario dei fondi dell’Antica Kroton, circa 64 milioni di euro destinati all’archeologia, che ancora non si riescono ad essere utilizzati. Per tali ragioni, il suo impegno ad attivare un monitoraggio forzato dei fondi strutturali, potrebbe sbloccare una parte importante della nostra economia. Ma quale sviluppo sarà mai possibile senza un sistema infrastrutturale degno di tale nome?
Decida lei, considerate le sue buone intenzioni, l’intervento infrastrutturale più opportuno, una linea ferroviaria veloce piuttosto che una valida alternativa alla pericolosissima SS 106, ma ci salvi da questo permanente e devastante isolamento.
Il suo viaggio in Calabria può, altresì, rappresentare una chiave di svolta per una delle più grandi imprese del meridione ossia 4.500 ex LSU-LPU la cui stabilizzazione può diventare un’opportunità sia per rafforzare i servizi ai cittadini che per realizzare quello che voi stessi definite l’obiettivo principale della vostra azione politico-istituzionale contenuta nel contratto che avete sottoscritto: crescita e sviluppo finalizzati a quell’incremento occupazionale che gli altri, come voi frequentemente sostenete, hanno pervicacemente tradito, magari senza dar corso a quel reddito di cittadinanza che probabilmente stenterá ancora per molto a prendere sostanza.
Caro Ministro, o come scrivono i nostri bambini in questo periodo, “caro Babbo Natale”, almeno lei, non smarrisca questa occasione, ci tratti come cittadini italiani che abitano in questo martoriato ma straordinario mezzogiorno e contribuisca a consegnarci, tanto per cominciare, il sacrosanto diritto alla mobilità.
Felice e sereno Natale.
Crotone, 7 dicembre 2018
Fabio Tomaino
Segretario Generale UIL-Crotone

Crotone, Fabio Tomaino (UIL): Lettera aperta al ministro Lezzi, “ci salvi da questo permanente e devastante isolamento”
Riceviamo e pubblichiamo
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