Alla provincia di Crotone si continua ad analizzare e verificare le procedure e gli atti necessari per accedere alle risorse finanziarie messe a disposizione dalla regione Calabria per il territorio crotonese dopo gli eventi alluvionali del 21 e 22 novembre.
Si tratta della seconda riunione convocata e voluta dal presidente facente funzioni della Provincia di Crotone Simone Saporito, a cui hanno preso parte, il dirigente Comito e il funzionario Bonasso su delega della Regione Calabria, la consigliera regionale on. Flora Sculco, i sindaci ed i tecnici dei comuni maggiormente colpiti dall’alluvione, ed i dirigenti della Provincia di Crotone ing. Benincasa ed ing. Germinara.
Un incontro tecnico-operativo nel corso del quale si è potuto fare il punto sulle competenze Comuni-Provincia-Regione per quel che riguarda bacino idrico, fiumi e messa in sicurezza e argini: chi lo deve fare e come lo dovrà fare.
Sono state stabilite le priorità tenendo conto dell’immediata disponibilità delle risorse finanziarie da parte della Regione Calabria.
“Si tratta – ha spiegato il presidente facente funzioni della Provincia Saporito – di un’occasione unica, mai avuta in precedenza, neanche in occasione di altri eventi alluvionali che pure hanno colpito il nostro territorio. Oltre al ristoro che il Governo nazionale, attraverso al Protezione civile, erogherà per i danni subiti, oggi abbiamo la possibilità concreta di avere un ulteriore strumento: i fondi regionali.
La Regione interverrà con un finanziamento di 1.400.000 euro per la messa in sicurezza degli argini e dei fiumi.
Ulteriori 6 milioni di euro – prosegue Saporito – sono stati reperiti dal dirigente alla programmazione Nicolai su delega della Giunta regionale e messi a disposizione del territorio.
Finalmente- conclude il presidente facente funzioni – la programmazione viene fatta insieme, coinvolgendo la parte politica ed istituzionale e la parte tecnica, seduti allo stesso tavolo per trovare soluzioni.
La Provincia da parte sua sta svolgendo, e continuerà a farlo, il ruolo di raccordo e coordinamento delle parti coinvolte, una rete di competenze e prerogative che messe a sistema e coordinate potranno finalmente dare risposte concrete e tempestive ai bisogni del nostro territorio”.