Il 40 % delle imprese artigiane è a rischio chiusura.
E’ il grido d’allarme lanciato da Domenico Ceraudo presidente della CNA.Migliaia di artigiani vedono sfumare nel nulla tanti anni di sacrifici. Un grido accorato, di un rappresentante del mondo delle associazioni in una terra dove – sostiene Ceraudo -aprire una partita iva è un vero atto di eroismo.
Il mondo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese che costituisce il tessuto portante dell’imprenditoria non solo in Calabria ma in tutta la nazione è ormai allo stremo; da una parte le banche, che da tanti anni ormai non concedono credito, dall’altra la cattiva gestione della cosa pubblica, contribuiscono a determinare la crisi e la successiva chiusura.
Addirittura il dramma della burocrazia che Ceraudo definisce allucinante -citando il caso dell’INPS che non rilascia il Durc da almeno 90 giorni – situazione che, prosegue ancora – in tempi di Covid è divenuta ancora più complicata. Come se i problemi del territorio non fossero abbastanza – sostiene Ceraudo – il territorio crotonese viene devastato anche dall’ alluvione dei giorni scorsi. Oggi non si possono più tollerare ritardi da chi gestisce la cosa pubblica, il territorio ha bisogno di atti concreti per salvarsi prima dal punto di vista sanitario e poi economico. La cattiva politica non può e non deve condizionare la nostra terra. Noi – conclude Ceraudo non ci stiamo più a morire di COVID e/o di FAME”.