Il mondo del commercio e della ristorazione è in crisi, una crisi che era palpabile prima dell’emergenza sanitaria ma che oggi si è drasticamente accentuata.
Da un recente studio il 30% delle attività non rialzerà le proprie saracinesche. Il motivo riguarda il piano economico, ragion per cui in questi giorni e ieri a Crotone le organizzazioni di categoria Confcommercio, Fenimprese, CNA, ConfIndustria, Confesercenti e Confartigianato hanno simbolicamente consegnato le chiavi degli esercizi commerciali alle Istituzioni.
Le ripercussioni di questa crisi, inevitabilmente si abbatteranno sulle forze lavoro.
In attese di risposte occorre prepararsi alla riapertura, legata ad alcune misure da adottare, misure organizzative, molte delle quali impossibili da attuare a detta degli operatori del settore.
Confcommercio Calabria centrale, a tale proposito, ha redatto in vista della ripresa delle attività commerciali un “Vademecum” sulla base dei protocolli di regolamentazione delle misure per il “contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, condivisi tra le organizzazioni datoriali e le OOSS confederali, promossi dal Governo.
Regole per commercianti ed utenti che prevedono tutti gli standard di sicurezza.

Coronavirus Fase 2, Crotone: il “Vademecum” di Confcommercio Calabria Centrale per la riapertura delle attività commerciali
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