La Procura della Repubblica di Catanzaro ha emesso 26 avvisi di conclusione indagini a carico di amministratori, politici, imprenditori e vigili urbani della città nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione delle attività comunali. Tra gli indagati figurano gli ex assessori comunali di centrodestra Massimo Lomonaco e Stefania Lo Giudice, alcuni consiglieri comunali, tra i quali Domenico Tallini, di Forza Italia, che è anche consigliere regionale, ed il comandante dei vigili urbani Giuseppe Antonio Salerno. Negli avvisi, notificati da personale della Digos, sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di peculato, induzione indebita a dare e promettere utilità, truffa, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, favoreggiamento personale, estorsione, falsità ideologica. Tra le vicende al centro dell’inchiesta c’è l’affidamento per la fornitura di gazebo per una festa in piazza che sarebbe andata ad un consigliere comunale; un interessamento sospetto per tutelare un’attività commerciale da abusi edilizi, l’affidamento di incarichi ad alcuni professionisti amici di politici, di finanziamenti pubblici per lo svolgimento di feste in piazza ed anche l’utilizzo dei vigili urbani quali “parcheggiatori” delle auto di sostenitori di Forza Italia in occasione di una manifestazione a Roma in favore di Silvio Berlusconi. Nelle carte dell’inchiesta c’è anche il rinnovo della patente del comandante dei vigili urbani che lo stesso avrebbe ottenuto senza sottoporsi all’obbligatoria visita medica. Quella chiusa oggi è la seconda tranche dell’inchiesta che, nel luglio scorso, aveva portato all’emissione di un altro avviso di conclusione indagini nei confronti di una quarantina di persone, tra le quali il sindaco Sergio Abramo. Quella parte di indagini riguardava, in particolare, l’annullamento di multe da parte di politici.
