Giorno complicato per il settore dei trasporti, a causa dello sciopero inizialmente di 8 ore, proclamato da Cgil e Uil e successivamente ridotto a 4 ore dopo l’intervento del ministro Matteo Salvini.
Il motivo principale di questa mobilitazione è la manovra governativa, giudicata peggiorativa e fortemente penalizzante per il Sud, già in condizioni di svantaggio in diversi settori, tra cui la sanità, le pensioni e l’istruzione. Gli esponenti sindacali hanno espresso preoccupazione per il futuro della regione, sottolineando la necessità di invertire la rotta delle politiche attuali.
I lavoratori delle Regioni del Centro hanno incrociato le braccia per otto ore o per l’intero turno, coinvolgendo anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda i trasporti, esclusi quelli aerei, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, lo sciopero è stato programmato dalle 9:00 alle 13:00.
In Calabria, è stata organizzata un’iniziativa interregionale a Catanzaro, coinvolgendo le aree di Catanzaro, Crotone e Vibo, con ulteriori azioni programmate a Reggio Calabria e Cosenza. Questa prima tappa è seguita da cinque giornate di scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale. Le Regioni del Nord saranno coinvolte il 24 novembre, mentre quelle del Sud il 1° dicembre, con Sicilia e Sardegna ferme rispettivamente il 20 e il 27 novembre.