Un’idea strategica per fare sviluppo. Questo il punto dell’iniziativa dell’Associazione Calanchi del Marchesato dal titolo “Calanchi del Marchesato: studi e prospettive per un progetto di sviluppo sostenibile” che si è tenuta a Cutro, presso la sala Falcone e Borsellino, alle ore 17.30.
Nel corso della iniziativa è stato presentato il protocollo d’intesa tra la stes0a associazione, il Comune di Cutro e l’Università della Calabria. Un appuntamento importante, perché s’è messa a fuoco la centralità del paesaggio calanchivo e come esso potrà diventare una risorsa economica per i paesi del Marchesato crotonese. Naturalmente è stato posto l’accento sulle connessioni tra calanchi, centri urbani e il mare, ma tali connessioni andranno costruite con una migliore messa a fuoco dei temi, ma pure specificare tali connessioni sistemiche. Un’idea è una cosa, il progetto è un’altra. Il tempo è a favore dell’Associazione Calanchi del Marchesato; ma l’inizio c’è ed è questo il bel segnale, un segnale costruito in due anni, nonostante la pandemia e viste le risorse umane coinvolte si porterà avanti l’idea con perseveranza e qualità.
Domenico Colosimo, Presidente dell’Associazione, ha coordinato i lavori e ha sottolineato il percorso attivato in due anni e l’importanza che i calanchi rappresentano dal punto di vista sociale, culturale, e anche come possibilità economica. Ha poi aggiunto quanto sia stato importante il coinvolgimento delle persone e le scommesse fino adesso vinte su un’idea che sembrava impossibile. La cosa bella che il Presidente dell’Associazione ha annunciato è che giorno ventisei giugno, andrà in onda un servizio sulla trasmissione di Rai Uno, Linea Verde, avente ad oggetto il paesaggio calanchivo cutrese.
Colosimo ha poi dato la parola al Commissario Girolamo Bonfissuto che ha espresso quanto la commissione commissariale, che attualmente regge le sorti del Comune di Cutro, visto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, farà tutto quanto si deve fare per portare avanti sia il protocollo d’intesa che le azioni atte a rendere avanzato il procedimento per la realizzazione delle azioni conseguenti.
Umberto Ferrari, Guida ambientale ed escursionistica, ha illustrato le qualità e le caratteristiche dei calanchi, qualità e caratteristiche molto particolari. Ha tra l’altro posto l’accento sull’itinerario fatto coi bambini e sul fatto che i calanchi sono un patrimonio da tutelare. Il professor Fabio Scarciglia, dell’Università della Calabria, ha ripercorso, con dettagli tecnico-scientifici, l’importanza geologica delle argille calanchive e di come gli stessi calanchi sono e saranno oggetto di studi.
Marco Ciconte ha posto l’accento sull’emigrazione e la disgregazione identitaria che ne è derivata e sul senso positivo che rappresenta la riscoperta dei calanchi. Un filone quello identitario che è stato presente in tutti gli interventi. Infine Ettore Bonanno dei Fratelli Meridiani ha parlato della necessità di stare insieme e fare sinergie.
Da Cutro è partito un sentimento di fiducia e di speranza, nonché di consapevolezza identitaria.