Caserme delle forze dell’ordine in beni confiscati alla ‘ndrangheta. E’ quanto si avvererà in Calabria dopo che, nella Prefettura di Reggio Calabria, sono state firmate le convenzioni per la realizzazione di interventi su beni immobili confiscati da destinare a presidi dei corpi di polizia. La firma è avvenuta tra i rappresentanti degli enti beneficiari e il Provveditore interregionale alle Opere pubbliche della Sicilia-Calabria, alla presenza del prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino. “Si tratta – ha detto il Prefetto – di un risultato importante, frutto di una efficace sinergia tra le forze di polizia e di tanto lavoro. Vengono restituiti alla fruizione delle forze dell’ordine e dello Stato, e dunque, dei cittadini, immobili che dopo i necessari interventi di ristrutturazione serviranno come strumenti per incentivare ulteriormente il contrasto alla criminalità mafiosa. Lo Stato così si riappropria di una presenza importante sul territorio sconfiggendo le logiche di rapine delle organizzazioni criminali che impediscono il vivere civile nella nostra società”. Alla firma delle convenzioni hanno partecipato il comandante della Legione Carabinieri e il Comandante provinciale dell’Arma; il comandante regionale della Guardia di finanza ed il Comandante provinciale; i Comandanti regionale e provinciale del Corpo forestale dello Stato ed il Questore. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del “Programma Straordinario per la Giustizia in Calabria” di cui soggetto attuatore e gestore è il prefetto Sammartino. Presente anche Mauro Bonaretti, capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il programma, finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito del Piano di Azione e Coesione, ha come obiettivo, ha ribadito il Prefetto “il miglioramento qualitativo delle attività delle strutture territoriali giudiziarie a fini investigativi e di polizia giudiziaria e il rafforzamento dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, da attuarsi anche con la realizzazione di nuovi presidi di polizia allocati in beni immobili confiscati alla criminalità, nonché attraverso una più efficiente dotazione di automezzi”. Tra gli enti beneficiari vi sono le Questure della regione, i Comandi provinciali dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato, le Procure generali di Reggio Calabria e Catanzaro, le Procure della Repubblica, le Capitanerie di porto, il Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro e le Case Circondariali di Vibo Valentia e Crotone.

Beni immobili alle forze di polizia
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