“E’ veramente un bel segno. Finalmente. Un pò tardivo ma lo accogliamo con tanta speranza perché il fenomeno sarà prolungato”. Così il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco ha commentato l’iniziativa del segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon che ha convocato i capi di Stato e di Governo per parlare di migrazioni.”E’ come se il Sud del mondo si fosse risvegliato improvvisamente e avesse cominciato a muoversi verso il nord del benessere, l’Occidente”, ha aggiunto Bagnasco. L’immigrazione, ha proseguito, “è un fenomeno inarrestabile e umanitario perché la gente fugge disperata e nella disperazione cerca qualche ancora di speranza”. Per questo “il mondo del nord, in particolare occidentale, deve veramente prendere sul serio questo fenomeno che è planetario, non con l’animo di avere di fronte un problema pesante, grave, con dolore ma con decisione perché ci riconosciamo tutti uomini e quindi fratelli”.”A cinquant’anni dalla tragedia avvenuta il 30 agosto del 1965, in molti di noi è ancora vivo il dolore per quegli 88 lavoratori, di cui 56 erano italiani e 7 provenivano da San Giovanni in Fiore, che persero tragicamente la vita durante la costruzione di una diga nella città svizzera di Mattmark”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine della kermesse politica-culturale “Stelle del Sud” in corso a Camigliatello Silano. “Anche quella – ha aggiunto Oliverio – fu una tragedia figlia dell’emigrazione, della fame, della disperazione. Anche allora migliaia di uomini e donne partivano dalle nostre regioni alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i loro figli. Possiamo dimenticare tutto questo? Oggi, di fronte a coloro che hanno fame, sono disperati e fuggono dalla guerra possiamo far finta di nulla e girare lo sguardo? Purtroppo fino ad oggi l’Europa non ha saputo diventare punto di riferimento ed assumere azioni forti e decise di fronte ad un fenomeno migratorio epocale, che non ha precedenti. Troppe insensibilità si sono finora registrate. Ora c’è bisogno di uno scatto di reni per invertire la rotta e ognuno, per ciò che gli compete, deve assumere con determinazione le proprie responsabilità”. “In tal senso – ha concluso – giudico assai positivamente l’iniziativa del Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki Moon, che ha convocato i capi di Stato e di Governo per parlare di migrazioni”. Mentre si discute si contano a centinaia le vittime del mare, uomini, donne e bambini uccisi dall’indifferenza del mondo. Nonostante i pericoli si continuano ad individuare gommoni in mare aperto. Il battello DignityI di Medici senza Frontiere (Msf) ha salvato 128 migranti a bordo di un gommone nelle acque internazionali davanti alle coste della Libia. Tra loro anche 6 bimbi e 20 donne.

Bagnasco e Oliverio plaudono a Ban Ki Moon
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