In centinaia hanno partecipato, in Calabria, alla Marcia degli scalzi. Da Cosenza a Reggio Calabria passando per Crotone, tanti quelli che hanno voluto manifestare solidarietà a chi, dal sud del mondo, scappa da guerre ed orrori. nella città pitagorica, com’era prevedibile il mondo associazionistico, in prima linea nell’accoglienza ha dato vita alla marcia, affiancato da esponenti politici e sindacali. Ancora una volta, la risposta è venuta dalla grande sensibilità di uomini e donne che, sul lungomare cittadino, si sono ritrovati, al fianco di giovani rifugiati, per ribadire che quello che si sta vivendo è un momento storico, particolarmente delicato. Un’importante segnale, in direzione di un aiuto morale e concreto, verso la moltitudine di rifugiati, che chiedono asilo e integrazione. La richiesta è di corridoi umanitari sicuri, accoglienza degna e rispettosa e la chiusura di tutti i luoghi in cui i migranti vengono sistemati. In particolare si punta in direzione della creazione di un sistema unico di asilo in Europa. Superando, il trattato di Dublino. Una delegazione, di cui ha fatto parte un migrante, è stato ricevuta dal Prefetto, Vincenzo De Vivo a cui è stato consegnato un documento. Sempre a Crotone, in un’altra zona del lungomare, c’è stata una contro manifestazione di Forza Nuova, “Marcia con gli scarponi”. I due cortei non si sono incrociati. Anche a Cosenza sono state moltissime le associazioni, esponenti sindacati e dei partiti politici che si sono ritrovati in piazza XI Settembre per manifestare contro le politiche di accoglienza per gli immigrati.Il corteo si è snodato fino a piazza Kennedy per poi ritornare al punto di partenza. Un tragitto percorso interamente a piedi nudi per chiedere corridoi umanitari e lil superamento del regolamento di Dublino. A Reggio Calabria il corteo è partito dall’Arena dello Stretto ed è giunto fino a Piazza Italia, passando per via Giulia, il Corso Garibaldi e sostando davanti a Palazzo San Giorgio e la Prefettura per chiedere
all’Europa un cambiamento delle politiche migratorie. Mossi dalle stesse motivazioni in tanti si sono ritrovati anche a Lamezia Terme.

Anche la Calabria a piedi scalzi
Articoli Correlati
-
La Calabria manifesta a Cosenza per la Siria
Domani, 28 dicembre alle ore 17, in Piazza Loreto l'Associazione #calabriaxidomeni promuove una manifestazione per…
-
La Calabria che produce
La Calabria che produce: riparte da qui l'economia della regione. Il peperoncino rosso simbolo di…