Dopo aver collezionato nell’ultimo anno circa 30 selezioni a festival nazionali ed internazionali tra cui Austria, Usa, Turchia e Spagna, da martedì 14 luglio 2020, Amare Affondo, il cortometraggio del giovane regista Matteo Russo, sarà disponibile su tutti i canali di Rai Cinema Channel.
L’opera del regista calabrese racconta la storia di Giacomo e Samuele, due ragazzi cresciuti in una piccola provincia del sud Italia tra i quali nasce presto una storia d’amore che non verrà mai accettata dalla chiusa mentalità del paese in cui vivono. Giacomo e Samuele sono, infatti, costretti a vivere il loro amore in assoluto segreto, promettendosi di scappare presto dal posto in cui vivono per sentirsi finalmente liberi di essere loro stessi, di poter urlare il loro amore al mondo senza la paura o la vergogna di essere giudicati “diversi”. Un giorno, però, qualcosa va storto. A causa di un brutto incidente sull’imbarcazione da pesca di Giacomo, i due diventano doppiamente colpevoli e si ritrovano a dover prendere subito una decisione che li obbligherà a scappare ed a rinunciare a quell’amore innocente.
L’obiettivo del cortometraggio – spiega il giovane regista – è quello di raccontare alcune realtà culturali ancora molto chiuse ed ostili verso l’omosessualità. La cornice ambientale che fa da sfondo alla narrazione della storia d’amore di Giacomo e Samuele, non è casuale. Matteo Russo, infatti, ha voluto immergere i suoi protagonisti del mondo della pesca per poter fare loro, quasi, un’analisi da laboratorio. La quotidianità che viene interrotta, la perdita dell’equilibrio, portano i personaggi a dover prendere delle scelte. L’intento è anche quello di creare una sorta di contrasto tra il mare calmo e la tragedia che si consuma all’interno della “Paranza Giacomo”. E’ una storia cruda, figlia del neorealismo che porta la voce del dialetto autentico calabrese.
Raccontare una storia d’amore omosessuale nelle terre del sud non è affatto facile, è un esperimento complesso – continua Matteo Russo -. Per questo motivo ho cercato di ricreare un mondo dove i personaggi potessero sempre compiere delle scelte durante il percorso che la paranza stessa percorre. Ogni scelta porta con sè delle conseguenze. Un altro aspetto fondamentale del cortometraggio è lo spazio – conclude il regista pitagorico -. Quasi tutto il cortometraggio si svolge su una barca che viene vissuta in ogni suo dettaglio così da sembrare enorme agli occhi dello spettatore. Enorme com’è enorme lo smarrimento dei due ragazzi innamorati.
Scritto e diretto da Matteo Russo, che è anche il produttore dell’opera insieme a Makè Film, il cortometraggio distribuito da Premier Film vede la partecipazione degli attori Mario Russo, Federico Le Pera, Carlo Gallo ed Eleonora Venturini nonché la collaborazione del direttore della fotografia Emilio M. Costa.