Le vicende degli ultimi giorni sulla situazione generale del nostro sistema creditizio, conferma quello che diciamo da anni, un sistema finanziario che tiene in pochissimo conto le Famiglie, gli Artigiani e i Piccoli Imprenditori, che di fatto invece sono i veri artefici quotidiani dello sviluppo e della produzione di pil.E quano sostengono per Centro Studi Pitagora e Confartigianato Crotone: Salvatore Lucà e Carmine CoriglianoDi certo le banche in generale, problema sempre annoso e presente per chi fa impresa, non stanno aiutando il nostro sistema produttivo, nè il Paese nel suo complesso a risollevarsi, ma pensano, nella quasi maggioranza dei casi, solo a speculare guardandosi bene dal sostenere concretamente una ripresa che ormai sta diventando inarrivabile. Le vicende nazionali di questi ultimi giorni, ove c’è ne fosse ancora bisogno, conferma chiaramente le nostre prese di posizione degli ultimi anni nei confronti di un settore avulso e assente, dedicato a fare altro, anzi a coinvolgere, in tantissimi casi, forzatamente a proprio piacimento il nostro mondo imprenditoriale e le famiglie di riferimento che di fatto sono quasi la totalità.Le pagine degli organi di stampa di questi giorni, confermano chiaramente una volta per tutte le tantissime nostre prese di posizioni che molti probabilmente negli anni le hanno catalogate inutili se oggi registriamo queste situazioni da parte di operatori finanziari che dovevano essere esempi di buona gestione anche per le nostre piccole imprese. Purtroppo non è stato così, le quattro banche implicate in questi giorni, sono esempi di mala gestione che stanno affossando, ognuno nei propri territori di competenza, la nostra economia che doveva produrre invece ricchezza, posti di lavoro e quel benessere per le nostre Famiglie a limite, ormai nella quasi maggioranza dei casi, dell’indigenza conclamata. La BCE ha distribuito alle banche centinaia e centinaia di miliardi di euro al tasso agevolato dell’1%, ma questi istituti cosa ne hanno fatto di tutta questa massa di liquidità? Gli aiuti dovevano aiutare le banche a risanarsi, e nel contempo erogare credito concreto, non certo obbligazioni subordinate collocate con artifizi e quant’altro, per ridare aiuto alle famiglie e alle piccole e medie imprese in difficoltà per la grande mancanza di quella giusta liquidità che ha ridotto imprese e famiglie nella quasi povertà.Alla luce di questa situazione gravissima, continuano Lucà e Corigliano, non ultima il suicidio del povero pensionato in questi giorni, da una indagine effettuata nelle basi associative di Confartigianato Crotone e Catanzaro e non solo, si è manifestata quasi all’unanimità l’esigenza seria e concreta di tenere insieme famiglie, artigiani e piccoli imprenditori in un confronto continuo con un mondo che non può fare più quello che gli aggrada. Insieme, rappresentanze sindacali e operatori singoli, devono d’ora in avanti fare le pulci a questo sistema i cui operatori, dagli Amministratori ai Dirigenti non meritano, nella quasi maggioranza dei casi, quella fiducia che negli anni con molta leggerezza abbiamo concesso.I prestiti alle imprese sono calati enormemente, si tratta di una situazione impossibile da sopportare, non possiamo convivere, oramai quasi rassegnati, con dinieghi per un fido anche di cifre modestissime.Una situazione che definirla paradossale ed inverosimile è poca cosa, dobbiamo improrogabilmente ritornare a stare insieme per rivendicare i nostri giusti diritti e quella buona e onesta amministrazione pubblica che dovrebbe essere pura normalità nei confronti di un sistema finanziario che fa cartello tutelando solo le loro speculazioni.Se alcune istituzioni finanziarie continuano ad avere al loro vertice soggetti che hanno fallito nella gestione, distruggendo ricchezza anziché crearla, se alcune banche continuano ad essere amministrate come feudi personali dove la cosa importante è resistere ad ogni cambiamento perché non si è capaci di avviare percorsi che favoriscano il rilancio di azioni virtuose volte a creare i veri presupposti per finanziare le imprese, dove vogliamo arrivare?In un Paese dove solo pochissimi noti continuano ad avere fiducia nel sistema finanziario, il problema del credito assume un’importanza rilevante e strategica, considerando che ad ostacolare l’accesso al credito incidono per oltre 1/3 le garanzie richieste dalle banche e naturalmente i costi troppo elevati in special modo nella nostra Regione. Tanti e sempre più numerosi sono gli imprenditori che si rivolgono alle nostre strutture associative, confessando il loro forte disagio anche psicologico qualche volta. I nostri imprenditori fanno un a gran fatica a resistere sul campo. “Sta diventando una vera emergenza anche esistenziale e quando parliamo di imprenditori, parliamo di persone, delle loro famiglie, del tormento morale di trascinare con sé i propri cari, di essere costretti tante volte a licenziare i dipendenti e non avere più risorse per se dopo una vita di lavoro”. Non è possibile scherzare e nemmeno ascoltare queste vere e proprie provocazioni causate da personaggi che dovevano stare al fianco dei nostri piccoli “capitani coraggiosi”. Non siamo più disponibili a subire mortificazioni e tantissime vere angherie, nelle prossime settimane chiameremo a raccolta famiglie ed imprese di nostro riferimento per invitarli a privilegiare solo quegli istituti di credito che instaurano rapporti seri, concreti e di disponibilità alle nostre esigenze. Auspichiamo che le istituzioni pubbliche, dalla Regione in giù, dovranno aiutarci in questa vera lotta, artigiani e piccoli imprenditori dovranno fare la loro parte e cioè non privilegiando con le loro attività, per nessuna ragione, quegli istituti che sono sordi ed assenti a questo grido che non vogliamo definirlo di aiuto, perchè alla dignità ci teniamo. Abbiamo le armi per lottare ad armi pari con questo sistema avulso ormai dalla realtà, ma abbiamo il dovere di stare insieme tirando fuori il nostro orgoglio!. Confartigianato col nostro supporto insieme a professionisti con esperienza nel settore, attiverà una serie di attività di rappresentanza sindacale e supporto per tenere insieme nelle rivendicazioni, famiglie, artigiani e piccole imprese che non possono più stare disuniti e sfilacciati, l’unione fa la forza e su questi presupposti che opereremo da domani in poi. In gennaio organizzeremo una serie di incontri per recepire istanze e dinieghi vari, dopo di che con i professionisti incaricati vedremo le iniziative da intraprendere.

Allarme credito,fronte comune nei confronti del sistema creditizio
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