“La Procura prosegue in silenzio il proprio lavoro, supportata ottimamente in questa fase dal servizio centrale del Ros di Roma”. Lo dice il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, portavoce della Procura, commentando il provvedimento adottato dal tribunale di Reggio Emilia presieduto da Francesco Caruso, nell’ambito delle indagini ‘Aemilia’. Il tribunale ha accolto la richiesta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali richieste dai Pm Beatrice Ronchi e Marco Mescolini. A seguito della nota della Camera Penale, che aveva fatto notare un trattamento differenziato tra legali di imputati e di parti civili, il procuratore generale di Bologna Marcello Branca ha disposto l’unificazione dell’accesso all’aula speciale del processo Aemilia, allestita in un padiglione della Fiera. Nel decreto il procuratore raccomanda alle forze dell’ordine “la più attenta osservazione in tale fase, al fine di evitare e di prevenire qualunque possibile incidente”. Il procuratore generale ha preso la decisione dopo aver sentito il presidente del tribunale e il procuratore della Repubblica. Nel provvedimento spiega che gli ingressi ‘separati’ erano stati previsti per evitare eventuali attriti e consentire una registrazione più rapida e ordinata. Si è poi però rilevato che lo “scarso numero delle presenze delle parti civili consente di adottare una soluzione unitaria, soddisfacente sul piano funzionale e nel contempo rispettosa della esigenza espressa” dal direttivo della Camera Penale. Il Comune di Parma chiederà di costituirsi parte civile nel processo Aemilia, ma nella fase dibattimentale del processo e non in udienza preliminare. Lo rende noto l’amministrazione guidata dal sindaco 5 Stelle Federico Pizzarotti, spiegando che la decisione è stata presa “in accordo con il pool degli avvocati che assistono il Comune”. Tutto ciò “in considerazione dell’inevitabile scrematura degli imputati e dei fatti ad essi contestati, che risulta prassi in procedimenti penali di queste dimensioni”. Il Comune di Parma “è da sempre contro le mafie che arrecano danno all’intera collettività e saremo inflessibili rappresentando la città in tribunale ogni qualvolta lo riterremo doveroso. Rimane però il fatto – si legge in una nota, con riferimento presumibilmente a chi aveva fatto notare l’assenza della richiesta all’avvio dell’udienza preliminare, due giorni fa – che siamo noi come Amministrazione che decidiamo quando e come costituirci perseguendo e tutelando al massimo l’interesse dei cittadini”.

Aemilia: La Procura prosegue in silenzio
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