La Sezione Fallimentare del Tribunale ordinario di Roma, riunito in camera di consiglio, ha espresso parere favorevole all’ammissione della Abramo Customer Care alla procedura di amministrazione straordinari, affidando la gestione dell’impresa agli attuali commissari (l’avv. Federica Trovato, il prof Tiziano Onesti e la dott.ssa Silvia Bocci), in attesa che venga nominato il commissario straordinario. Nel dispositivo si precisa inoltre che anche il collegio giudicante ha rilevato che vi fossero tutti i presupposti accogliendo la relazione dei commissari che dava parere favorevole all’amministrazione straordinaria.
I commissari – prosegue il decreto – nella suddetta relazione, all’esito dell’approfondita indagine, dopo avere descritto la struttura della società e ricostruito le cause ai sintomi dello stato d’insolvenza, in cui essa versa, hanno concluso ritenendo sussistenti i presupposti di cui all’art. 27, comma 1, del D.Lgs. 270/1999, esprimendo parere favorevole all’ammissione della Abramo alla procedura di amministrazione straordinaria.
Il Tribunale ritiene inoltre “esaustiva e condivisibile” la relazione dei Commissari; “attraverso una razionale disamina della situazione economica e delle prospettive finanziarie, i Commissari hanno, infatti, espresso un attendibile giudizio prognostico favorevole circa la possibilità di recupero del necessario equilibrio economico dell’impresa, nella prospettiva della cessione dei complessi aziendali, sulla base di un programma di prosecuzione dell’esercizio dell’attività di durata non superiore ad un anno, tenuto conto delle manifestazioni di interesse già pervenute, né può allo stato dubitarsi – scrivono i giudici- – anche della attendibilità delle previsioni circa il fabbisogno finanziario dell’azienda medio tempore e fino al completamento del piano di liquidazione, anche considerando che a far data dalla dichiarazione dello stato di insolvenza i Commissari hanno assunto la gestione provvisoria dell’impresa; appare pertanto praticabile un percorso di recupero con l’obbiettivo di salvaguardare i valori dell’impresa e i livelli occupazionali; ritenuto, pertanto, alla luce delle argomentazioni e conclusioni dei Commissari e del parere reso dal Ministero, che sussistano le concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività imprenditoriali mediante la cessione dei complessi aziendali”.