All’alba di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Scalea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro dal locale Ufficio del G.I.P a carico Saverio Valente, 54 anni, per estorsione ai danni di una cooperativa sociale operante sul territorio scaleota.L’arrestato già in passato era stato condannato, poiché faceva parte di un’associazione criminale che operava nell’Alto Tirreno cosentino, dedita alle estorsioni ai danni di imprenditori locali. L’Associazione era capeggiata da Pietro e Franco Valente, arrestati con la nota operazione Plinius per associazione mafiosa nel 2013, successivamente dal terzo fratello Carmelo Valente, arrestato durante l’operazione Plinius 2 per gli stessi reati.Nello specifico, la vicenda riguarda una cooperativa che nel maggio 2015 aveva ottenuto l’assegnazione di un terreno comunale concesso in località Pantano nel comune di Scalea allo scopo di creare un orto sociale.Nell’ottobre scorso alcuni membri di questa cooperativa sono stati ripetutamente avvicinati dal Saverio Valente che, preventivamente ha tentato di intimorirli con esplicite minacce finalizzate a farli desistere dal progetto sociale, successivamente ha allontanato dal fondo anche alcuni operai del Consorzio di bonifica Valle Lao intervenuto per preparare il terreno alla coltivazione.Alla luce della volontà della cooperativa di non desistere dal progetto avviato, l’uomo ha più volte minacciato il Presidente facendo riferimento anche a provvedimenti che avrebbe adottato personalmente contro i Carabinieri e i membri della Commissione Prefettizia se qualcuno avesse tentato di occupare quell’area verde, costringendo la cooperativa a formalizzare un atto di rinuncia presso il Comune di Scalea.L’attività investigativa dei militari dell’Arma ha permesso di ricostruire tutte le fasi dell’evento criminoso oggetto di indagine, raccogliendo elementi sufficienti per l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico del Valente dando la possibilità alla cooperativa di poter proseguire nel progetto avviato.L’arrestato è stato tradotto in stato di arresto presso il proprio domicilio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

Un arresto per estorsione ai danni di una Cooperativa sociale
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