I parlamentari calabresi del Pd hanno scritto al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a sostegno della richiesta, avanzata dalla Giunta regionale, di riconoscimento dello stato di emergenza per le zone dello Jonio cosentino colpite dall’alluvione del 12 agosto scorso. “Una posizione, quella dei parlamentari democratici – è detto in un comunicato – già espressa nei giorni scorsi, in piena sintonia con l’impegno assicurato dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e che viene ulteriormente ribadita anche alla luce della prima stima dei danni che sono stati arrecati al territorio e quantificati per una cifra di almeno 14 milioni di euro”. “Egregio Presidente – scrivono i parlamentari del Pd – l’alluvione che ha colpito le città di Corigliano, di Rossano e le aree circostanti, come ben sa, ha causato ingentissimi danni al patrimonio pubblico e privato. In un momento di crisi economica e occupazionale, questa situazione particolarmente drammatica e difficile, rischia di mettere ulteriormente in ginocchio imprese, cittadini e interi territori. Per questo, sosteniamo l’impegno del Presidente Mario Oliverio e ci uniamo alla richiesta della Giunta regionale relativa al riconoscimento dello stato di emergenza per le zone delle fascia jonica cosentina così duramente provate dal recente nubifragio”. “Apprezziamo – è detto ancora nella lettera – la vicinanza e l’attenzione dimostrate dal Governo che è prontamente intervenuto, ma riteniamo ineludibile e urgente che venga al più presto dichiarato lo stato di emergenza e siano stanziate le risorse necessarie per ripristinare le condizioni di normalità e sanare le gravi ferite inferte a questo territorio, alle sue attività economiche e al suo tessuto sociale”. Ed è tornato balneabile il tratto di mare antistante i comuni di Rossano e Corigliano, inquinato per le conseguenze del nubifragio e dell’alluvione del 12 agosto scorso. Ad accertarlo è stata l’Arpacal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria, sulla base dei rilievi effettuati lunedì scorso ed il cui esito è stato reso noto oggi. I prelievi d’acqua marina era stati effettuati dai tecnici dell’Arpacal alla presenza dei rappresentanti dei Comuni interessati e dell’Azienda sanitaria provinciale. La balneazione era stata interdetta temporaneamente, a scopo precauzionale e per tutelare la salute pubblica, in seguito ai danni provocati dal nubifragio.La Banca Carime ha deciso di mettere a disposizione della popolazione e delle aziende colpite dall’alluvione del 12 agosto scorso un plafond di 5 milioni di euro a tassi particolarmente di favore in modo da sostenere i privati e di consentire alle aziende di riprendere rapidamente la produzione. Il Direttore generale dell’istituto di credito, Raffaele Avantaggiato, ha affermato che “Banca Carime, da sempre presente accanto al territorio calabrese, ancora una volta è pronta a sostenerlo dimostrando la propria vicinanza alla popolazione ed alle aziende colpite. Il plafond di finanziamenti messo a disposizione a condizioni particolarmente agevolate è finalizzato a favorire una rapida ripresa economica di famiglie ed imprese in modo da non aggravare ulteriormente i danni subiti”. “A tutti i soggetti coinvolti – ha concluso Avantaggiato vogliamo manifestare la nostra completa solidarietà”.

Parlamentari Pd chiedono stato di emergenza
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